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Chi è Luca Mercalli?
Lo sapevi che?
Luca Mercalli ha scelto una vita a impatto zero:
Ha, infatti, scelto di vivere in montagna, a 1.650 metri di altitudine, a Oulx in Alta Val di Susa: 3.200 abitanti, a un quarto d’ora dal confine con la Francia e a un’ora da Torino.
Qui, vive in una vecchia casa del ‘700 resa a impatto zero.
Questo non significa di certo che Luca Mercalli sia un eremita che vive in un mondo tutto suo. Ha una casa ben isolata, pannelli solari per produrre in autonomia gran parte dell’energia di cui ha bisogno e pannelli termici per acqua calda e riscaldamento.
Ha una piccola auto elettrica che carica coi suoi pannelli.
Per i viaggi evita l’aereo, dato che la tecnologia permette di collegarsi in video senza spostarsi.
Gli scenari per il futuro prossimo sono preoccupanti. La Banca Centrale Europea ha evidenziato come l’attuale ritmo di riduzione delle emissioni di gas serra non è compatibile con l’obiettivo degli Accordi di Parigi 2015 di contenere l’aumento delle temperature entro 1,5°C. Come valuta l’attuale situazione climatica globale?
Luca Mercalli: Purtroppo, l’obiettivo di contenere l’aumento delle temperature entro 1,5°C dell’accordo di Parigi è sostanzialmente saltato perché il mese di settembre 2023 ha superato questa soglia, arrivando ad 1,6°C. Il prossimo limite da non superare sono i 2°C, definiti come la soglia di sicurezza per l’umanità da non superare assolutamente. Se vogliamo contenere questo incremento bisogna portare a termine il processo di decarbonizzazione entro il 2050. La scienza aveva già predetto questi cambiamenti, ora sono scelte da attuare tramite l’economia, la politica e la società.
Quanto e cosa dei cambiamenti climatici si può considerare “normale” e quanto frutto di condizionamenti esterni?
Luca Mercalli: Eventi estremi, come le alluvioni, ci sono sempre stati, ma il riscaldamento globale li rende un po’ più frequenti e intensi. Inoltre, danni maggiori si sono verificati anche a causa delle occupazioni del territorio da parte dell’uomo negli ultimi 50 anni, anche in aree che erano a rischio, e questo ne aumenta la vulnerabilità. Quindi sono cause multiple che si intersecano.
C’è qualcosa che ognuno di noi può impegnarsi a fare per contribuire al raggiungimento degli obiettivi climatici?
Luca Mercalli: Certamente, il problema è complesso ma c’è una buona parte che può essere risolta a livello di individui. Un italiano in media emette 7 tonnellate di CO2 all’anno: bisogna fare attenzione agli sprechi e consumare quello che veramente serve, per evitare sofferenze alle prossime generazioni. È sì utile usare tecnologia nuova per aumentare l’efficienza, ma sempre con attenzione agli sprechi: bisogna consumare quello che veramente serve e non eccedere, altrimenti si annullano i vantaggi tecnologici.
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